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Quale è la differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra?

​Psicologo, psicoterapeuta e psichiatra sono tre figure che possono operare nel medesimo ambito, ma non vanno confuse. Proviamo quindi a fare chiarezza:

- Lo psicologo è un professionista che ha conseguito la laurea magistrale in psicologia, sostenuto l'esame di abilitazione alla professione previo superamento di tirocini, ed effettuato l'iscrizione all'albo A dell'ordine professionale degli psicologi. La figura dello psicologo è regolamentata dalla legge 56/1989, dalla legge 3/2018 e dal codice deontologico adottato dall'ordine professionale.

- Lo psicoterapeuta non è un professionista a se stante, ma è la definizione di uno psicologo che si è formato ulteriormente tramite un percorso quadriennale, specializzandosi sull'utilizzo di specifici modelli di intervento clinico. Ai sensi dell'articolo 3 della legge 56/89, le loro prestazioni possono definirsi psicoterapia. Tra di essi troviamo anche lo psicoanalista, ovvero uno psicoterapeuta il cui modello di riferimento è appunto quello della psicoanalisi.

- Lo psichiatra è invece un medico in possesso della laurea in medicina e chirurgia che ha ottenuto una specializzazione post lauream in psichiatria. Egli può operare similarmente agli psicologi e agli psicoterapeuti ma soltanto lui, in qualità di medico, è autorizzato a prescrivere farmaci.

Può essere lecito a questo punto chiedersi che cosa possono fare lo psicologo e lo psicoterapeuta, e quale differenza c'è tra il loro lavoro:

Gli psicologi e gli psicoterapeuti che operano in ambito clinico si occupano di promuovere il benessere psicologico delle persone. In tale contesto la psicoterapia si può definire attività specialistica, relativa cioè ad una specifica qualifica del professionista e ad un modello specifico adottato. Ciò tuttavia non implica una gerarchia tra le due figure o una forma privilegiata di intervento rispetto ad un'altra.

Sia lo psicologo che lo psicoterapeuta possono infatti trattare le varie forme di malessere psicologico più o meno grave, utilizzando gli strumenti tipici della professione che ritengono più opportuni e sempre nei limiti delle loro competenze.

​Citando il sito ufficiale dell'ordine degli psicologi della regione Abruzzo, possiamo inoltre affermare che "l’attività dello psicologo - specializzato o meno in psicoterapia - si svolge quindi sia in contesto clinico che non clinico, anche in presenza di sintomatologie psicopatologiche, e prevede una propria autonomia professionale." - e ancora - "Lo psicologo, ancorché non specializzato in psicoterapia, per normativa e per prassi consolidata della comunità professionale può svolgere in autonomia attività cliniche, anche con utenti portatori di sintomatologia."

https://ordinepsicologiabruzzo.it/professione/lo-psicologo-leggi-56-1989-e-3-2018.html ).

Come si svolge un percorso psicologico?

Un percorso psicologico si articola generalmente in diverse fasi: contatto, valutazione, definizione piano trattamento, sedute, conclusione.

1. Contatto e colloquio conoscitivo:
Il primo passo è prendere contatto con lo psicologo tramite le modalità disponibili. Durante il colloquio conoscitivo, lo psicologo avrà modo di raccogliere informazioni sulle tue difficoltà e capire cosa può essere più adatto al tuo caso. In questa fase, potrai anche tu porre domande e valutare se il professionista è in linea con le tue aspettative.

2. Valutazione diagnostica:
Se si decide di iniziare un percorso, lo psicologo effettuerà una valutazione diagnostica più approfondita per comprendere meglio la natura e l'origine delle tue problematiche. Tali informazioni verranno raccolte tramite il colloquio, e a seconda dei casi potranno essere integrate con strumenti specifici come questionari e test psicologici.

3. Definizione del piano di trattamento:
In base alla valutazione, lo psicologo costruirà un piano di trattamento personalizzato, concordando con te gli obiettivi da raggiungere e le modalità di lavoro. La durata e la frequenza delle sedute saranno stabilite insieme.

4. Sedute:
Le sedute durano in media 50 minuti e si svolgono con cadenza regolare (in genere settimanale, quindicinale o mensile). Durante gli incontri, avrai modo di esplorare le tue emozioni, pensieri e vissuti in un ambiente sicuro e accogliente. Lo psicologo ti aiuterà a sviluppare nuove strategie per affrontare le tue difficoltà e migliorare il tuo benessere psicologico.

5. Conclusione del percorso:
Il percorso termina quando gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti o quando si ritiene che non ci siano ulteriori progressi significativi. La conclusione del percorso avviene di solito gradualmente, con un numero di sedute di follow-up per monitorare i risultati ottenuti.

È importante ricordare che ogni percorso psicologico è unico e personalizzato. Le informazioni sopra riportate offrono solo una panoramica generale delle diverse fasi.

Quante sedute servono per guarire?

Probabilmente ti starai chiedendo quanto dura un percorso di psicoterapia o di sostegno psicologico, o in generale quanto tempo serva per poter liberarsi dal proprio problema. La durata di un percorso è in realtà variabile e dipende da diversi fattori, come:

- Tipo di problema: disturbi più semplici possono richiedere un numero minore di sedute rispetto a problematiche più complesse e radicate.
- Gravità dei sintomi: se i sintomi sono lievi, il percorso potrebbe essere più breve rispetto a casi i n cui la sintomatologia è più intensa ed invalidante.
- Obiettivi: se gli obiettivi sono circoscritti e specifici, il percorso potrebbe essere più breve rispetto a un lavoro più ampio e profondo.
- Risposta al trattamento: ogni persona ha tempi e modi di assimilazione differenti, che influenzano la velocità dei progressi visibili.

In conclusione, non c'è una risposta valida per tutti. È comunque importante sottolineare che la durata non è un indicatore assoluto dell'efficacia del lavoro che fai con lo psicologo. Il cambiamento richiede tempo e impegno, e non è possibile prevedere con certezza la sua durata. La cosa fondamentale è affidarsi a un professionista che sappia valutare il tuo caso specifico e concordare con te una modalità che si adatti alle tue esigenze.

Abbi fiducia nel lavoro che stai portando avanti, concentrati sui tuoi obiettivi ed i tuoi progressi e non paragonarti agli altri: ogni persona è unica. Se hai dubbi o preoccupazioni, può essere utile discuterne negli incontri.

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